IL MERCATO
Tutto si fa mercato.Tutto si può vendere: prodotti e persone.
iL SINGOLO MERCANTEGGIA SE STESSO, si propone COME PRODOTTO.
lA LOGICA è QUELLA DEL DENTIFRICIO O DEI PANNOLONI, UN PRODOTTO
Anche politici, giudici e giornalisti. Tutti in vendita???
La scienza e l'arte, tutto si fa mercato... ed anche l'anima è in vendita!!
domenica 14 marzo 2010
sabato 13 marzo 2010
Quale società
A volte mi chiedo in che società siamo finiti.
Capiterà anche a voi d’interrogarvi sul chi, sul dove e su che cosa.
Società della scienza, nichilista, a tratti razionale, dadaista o surrealista? Società di rientro al classico o al romantico? Società di sviluppo, razionale, irrazionale o semplicemente decadente?
La vera unica domanda: società del cuore o della mente?
Guardiamoci intorno, la nostra e veramente la società del riscatto dell’uomo non più ridotto a mulo o semplicemente la società che scende trascurando cuore e mente, giù, giù, fino al culo? Ossia, una società di merda, di chi parla, si mostra, agisce, si sporca ed alla fine si convince d’essere normale, uno tra i tanti, nient’altro che un culo, per l’appunto, uno come tanti altri!
A volte mi chiedo in che società siamo finiti.
Capiterà anche a voi d’interrogarvi sul chi, sul dove e su che cosa.
Società della scienza, nichilista, a tratti razionale, dadaista o surrealista? Società di rientro al classico o al romantico? Società di sviluppo, razionale, irrazionale o semplicemente decadente?
La vera unica domanda: società del cuore o della mente?
Guardiamoci intorno, la nostra e veramente la società del riscatto dell’uomo non più ridotto a mulo o semplicemente la società che scende trascurando cuore e mente, giù, giù, fino al culo? Ossia, una società di merda, di chi parla, si mostra, agisce, si sporca ed alla fine si convince d’essere normale, uno tra i tanti, nient’altro che un culo, per l’appunto, uno come tanti altri!
martedì 7 ottobre 2008
Dopol'estate
Riprendo in solitaria. Non ho capito quanti leggono le mie fughe di rabbia.
Purtroppo quanto ho scritto e denunciato si sta avverando. La bolla finanziaria tintinna, fa sentire il suo rumore, minaccia di scoppiare, fa tremare di paura i prestigiatori della finanza, che peraltro temono solo di perdere il prezioso gioco del compra-vendi, una specie di moderno gioco del Monopoli. Un giochetto avvincente che garantisce ai giocolieri esperti ed anche ai semplici furbetti un gioco appassionante, ricco di cose e di soddisfazioni degne del migliore dei "tavoli verdi", un gioco fatto d'aria e di laute mance (i guadagni delle banche e dei loro lacchè)e di strabilianti benefit. Naturalmente loro rischiano ma poi pagheranno quelli che non hanno accesso ai tavoli. I lavoratori e quelli che non hanno neppure un lavoro.Per loro nessuna mancia, nessun stipendio, e neppure le briciole. Così imparano a tacere per non disturbare i giocolieri, i padroni del mercato, i giocatori professinisti. Loro possono anche appassionarsi al gioco ma sanno fare solo gli spettatori ed il mercato ha le sue regole: gli spettatori possono protestare imprecare ma non interferire con il gioco. Gli sportivi passivi, quelli che giocano ai margini possono anche urlare, protestare, minacciare, ma alla fine pagano sempre. Per loro cè anche un biglietto d'ingresso che costa almeno una vita.
Alla prossima puntata.
"Il PERCORSO" (Ed Supernova) prevede altre novità per il nostro splendido futuro ...
Ai prossimi giorni.....
Purtroppo quanto ho scritto e denunciato si sta avverando. La bolla finanziaria tintinna, fa sentire il suo rumore, minaccia di scoppiare, fa tremare di paura i prestigiatori della finanza, che peraltro temono solo di perdere il prezioso gioco del compra-vendi, una specie di moderno gioco del Monopoli. Un giochetto avvincente che garantisce ai giocolieri esperti ed anche ai semplici furbetti un gioco appassionante, ricco di cose e di soddisfazioni degne del migliore dei "tavoli verdi", un gioco fatto d'aria e di laute mance (i guadagni delle banche e dei loro lacchè)e di strabilianti benefit. Naturalmente loro rischiano ma poi pagheranno quelli che non hanno accesso ai tavoli. I lavoratori e quelli che non hanno neppure un lavoro.Per loro nessuna mancia, nessun stipendio, e neppure le briciole. Così imparano a tacere per non disturbare i giocolieri, i padroni del mercato, i giocatori professinisti. Loro possono anche appassionarsi al gioco ma sanno fare solo gli spettatori ed il mercato ha le sue regole: gli spettatori possono protestare imprecare ma non interferire con il gioco. Gli sportivi passivi, quelli che giocano ai margini possono anche urlare, protestare, minacciare, ma alla fine pagano sempre. Per loro cè anche un biglietto d'ingresso che costa almeno una vita.
Alla prossima puntata.
"Il PERCORSO" (Ed Supernova) prevede altre novità per il nostro splendido futuro ...
Ai prossimi giorni.....
martedì 15 aprile 2008
il parlamento si è ristretto
Risultati elettorali – politiche 2008
IL parlamento si è ristretto
Walter e Silvio hanno dato la prima botta e adesso si apprestano a dare la seconda direttamente alla costituzione e, dopo il maquillage istituzionale, saremo più magri e più belli ma non saremo più in Europa. Non ci siamo accorti ma loro ci vogliono tutti americani, se potessero copierebbero dagli USA. anche il marchio militare.
Walter, innamorato di cinema, si vede già a Hollywood e Silvio a Washington, al posto della statua della libertà.
A questo punto c’è solo da sperare di non ritrovarci fuori dell’Europa, immersi nella precarietà americana per non risvegliarci in qualche brutto film già visto e dimenticato.
IL parlamento si è ristretto
Walter e Silvio hanno dato la prima botta e adesso si apprestano a dare la seconda direttamente alla costituzione e, dopo il maquillage istituzionale, saremo più magri e più belli ma non saremo più in Europa. Non ci siamo accorti ma loro ci vogliono tutti americani, se potessero copierebbero dagli USA. anche il marchio militare.
Walter, innamorato di cinema, si vede già a Hollywood e Silvio a Washington, al posto della statua della libertà.
A questo punto c’è solo da sperare di non ritrovarci fuori dell’Europa, immersi nella precarietà americana per non risvegliarci in qualche brutto film già visto e dimenticato.
sabato 5 aprile 2008
VOTOUTILEOINUTILE
APPELLO AL VOTO LIBERO
Voto utile o voto inutile?
Il banchetto è aperto, si chiama PdL e PD. I prodotti, impacchettati ed imbellettati sono lì, ampliamente pubblicizzati dai mass media, offerti ogni giorno ad un prezzo concorrenziale (stipendi e pensioni, tasse, sicurezza, ecc…) allettanti e in grado di battere la concorrenza.
Peccato che si tratti di nuovi prodotti con vecchi ingredienti, riciclati (ex DC, AN, PCI, ecc..) ma venduti come nuovi.
Sono prodotti appetibili (ogni giorno ne sparano di nuove) a bassissimo prezzo ma l’origine non viene mai specificata (riferimento ideologico, modello di sviluppo, obiettivi a medio lungo periodo, ecc…) nessun modello di riferimento a livello europeo o internazionale, al massimo dei documenti programmatici che potranno essere criptati (come avviene per le TV) da un momento all’altro.
Forse i due nuovi prodotti elettorali non possono “soffermarsi troppo”sulla materia prima, sulle loro origini perché rischierebbero di liquefarsi. Proprio come la plastica: plastica riciclata. Provare per credere.
In altre parole, stando alla logica del voto utile ciò che viene esaltata è la quantità, il rapporto prezzo quantità di prodotto, mentre, per questi capaci “piazzisti” chi punta alla credibilità dell’offerta esprime un voto inutile.
A questo punto se la merce risulterà inconsistente, non in grado di produrre cambiamenti, il cosiddetto voto utile si mostrerà per quello che è realmente: un prodotto inutilizzabile e quindi un voto inutile.
Attenzione, non per i socialisti o per gli altri partiti europei ma solo per questi “illuminati” della politica italiana le ideologie ispiratrici sono morte e sepolte. Per loro esprimersi a favore dei lavoratori anziché delle banche è ideologico, novecentesco, fuori luogo e stupido perché fa perdere voti. Meglio mettere insieme lavoratori e capitalisti, banche e consumatori defraudati, secondo le più antiche regole del vituperato populismo: meglio la politica di plastica è molto più malleabile.
Grillo, mi sembra proprio a Napoli, si dispera perché non c’è più credibilità nella politica dicendo che ha cancellato anche qualsiasi riferimento alle ideologie.
Tutta la sinistra dai Socialisti, passando per la Sinistra Arcobaleno e per finire alla sinistra critica (dichiaratamente neo marxista), si rifà alla ideologia, mentre Walter arriva a dire che è l’ideologia (?) la causa della “ monnezza napoletana”.
Prepariamoci!!!
Gli risponde Silvio e lo minaccia, anzi minaccia tutti gli elettori, ed urla: se non mi date il voto utile prendo il primo elicottero che passa con uno dei miei figli e me ne torno a casa, poi ci ripensa, la plastica è riciclabile e Walter continua a dire “che si può fare”… Forse…una larga intesa…
Prepariamoci gente !!! La “monnezza” sta partendo da Napoli ma non si sa fino a dove arriverà.
Prepariamoci, a non dare il “voto utile”, andiamo a leggere le etichette di PdL e PD e votiamo in libertà, solo così il nostro non sarà un voto inutile.
Voto utile o voto inutile?
Il banchetto è aperto, si chiama PdL e PD. I prodotti, impacchettati ed imbellettati sono lì, ampliamente pubblicizzati dai mass media, offerti ogni giorno ad un prezzo concorrenziale (stipendi e pensioni, tasse, sicurezza, ecc…) allettanti e in grado di battere la concorrenza.
Peccato che si tratti di nuovi prodotti con vecchi ingredienti, riciclati (ex DC, AN, PCI, ecc..) ma venduti come nuovi.
Sono prodotti appetibili (ogni giorno ne sparano di nuove) a bassissimo prezzo ma l’origine non viene mai specificata (riferimento ideologico, modello di sviluppo, obiettivi a medio lungo periodo, ecc…) nessun modello di riferimento a livello europeo o internazionale, al massimo dei documenti programmatici che potranno essere criptati (come avviene per le TV) da un momento all’altro.
Forse i due nuovi prodotti elettorali non possono “soffermarsi troppo”sulla materia prima, sulle loro origini perché rischierebbero di liquefarsi. Proprio come la plastica: plastica riciclata. Provare per credere.
In altre parole, stando alla logica del voto utile ciò che viene esaltata è la quantità, il rapporto prezzo quantità di prodotto, mentre, per questi capaci “piazzisti” chi punta alla credibilità dell’offerta esprime un voto inutile.
A questo punto se la merce risulterà inconsistente, non in grado di produrre cambiamenti, il cosiddetto voto utile si mostrerà per quello che è realmente: un prodotto inutilizzabile e quindi un voto inutile.
Attenzione, non per i socialisti o per gli altri partiti europei ma solo per questi “illuminati” della politica italiana le ideologie ispiratrici sono morte e sepolte. Per loro esprimersi a favore dei lavoratori anziché delle banche è ideologico, novecentesco, fuori luogo e stupido perché fa perdere voti. Meglio mettere insieme lavoratori e capitalisti, banche e consumatori defraudati, secondo le più antiche regole del vituperato populismo: meglio la politica di plastica è molto più malleabile.
Grillo, mi sembra proprio a Napoli, si dispera perché non c’è più credibilità nella politica dicendo che ha cancellato anche qualsiasi riferimento alle ideologie.
Tutta la sinistra dai Socialisti, passando per la Sinistra Arcobaleno e per finire alla sinistra critica (dichiaratamente neo marxista), si rifà alla ideologia, mentre Walter arriva a dire che è l’ideologia (?) la causa della “ monnezza napoletana”.
Prepariamoci!!!
Gli risponde Silvio e lo minaccia, anzi minaccia tutti gli elettori, ed urla: se non mi date il voto utile prendo il primo elicottero che passa con uno dei miei figli e me ne torno a casa, poi ci ripensa, la plastica è riciclabile e Walter continua a dire “che si può fare”… Forse…una larga intesa…
Prepariamoci gente !!! La “monnezza” sta partendo da Napoli ma non si sa fino a dove arriverà.
Prepariamoci, a non dare il “voto utile”, andiamo a leggere le etichette di PdL e PD e votiamo in libertà, solo così il nostro non sarà un voto inutile.
domenica 9 marzo 2008
LA POLITICA DELLE FACILI PROMESSE
Non poteva che essere così.
Fatte fuori le visioni del mondo ed eliminati i portatori di ideali, quelli che ancora credono nei valori fondanti dell'Europa, i cattolici popolari ed i socialisti.
Rimangono così le promesse da realizzare il giorno dopo il voto salvo poi aggiornarle il giorno prima del prossimo voto.
La realtà è davanti a tutti noi e tutti abbiamo la percezione che ci voglia altro che qualche promessa di regalie ed aggiustamenti.
L’Italia si sta isolando dal resto dell'Europa. Il marcio antico
del compromesso storico e del capitalismo senza socialismo sta esibendo la sua marcia trionfale incurante dell'Europa (dove governano socialisti, popolari o liberali), del mondo e soprattutto dello stesso Paese che continuerà ad essere governato, navigando a vista, con grandi promesse e molto conservatorismo.
Le grandi lobby italiane stiano tranquille, potranno continuare ad accumulare lauti guadagni trovando, anche in questa tornata elettorale, chi terrà a bada il popolo bue giocherellando con quanti avanzeranno richieste troppo costose (sindacati, associazioni di consumatori, ecc.) ed isolando i partitini più riottosi (socialisti, cattolici, sinistra radicale).
Loro, i salvatori della patria, gli illuminati dal capitale, dalla competitività e dalla funzionalità aziendale della democratica Italia (Berlusconi, Veltroni e compagni) hanno pensato bene ad oscurare le altre voci in nome e per conto dell'Italia che conta: quella dei poteri forti.
Non poteva che essere così.
Fatte fuori le visioni del mondo ed eliminati i portatori di ideali, quelli che ancora credono nei valori fondanti dell'Europa, i cattolici popolari ed i socialisti.
Rimangono così le promesse da realizzare il giorno dopo il voto salvo poi aggiornarle il giorno prima del prossimo voto.
La realtà è davanti a tutti noi e tutti abbiamo la percezione che ci voglia altro che qualche promessa di regalie ed aggiustamenti.
L’Italia si sta isolando dal resto dell'Europa. Il marcio antico
del compromesso storico e del capitalismo senza socialismo sta esibendo la sua marcia trionfale incurante dell'Europa (dove governano socialisti, popolari o liberali), del mondo e soprattutto dello stesso Paese che continuerà ad essere governato, navigando a vista, con grandi promesse e molto conservatorismo.
Le grandi lobby italiane stiano tranquille, potranno continuare ad accumulare lauti guadagni trovando, anche in questa tornata elettorale, chi terrà a bada il popolo bue giocherellando con quanti avanzeranno richieste troppo costose (sindacati, associazioni di consumatori, ecc.) ed isolando i partitini più riottosi (socialisti, cattolici, sinistra radicale).
Loro, i salvatori della patria, gli illuminati dal capitale, dalla competitività e dalla funzionalità aziendale della democratica Italia (Berlusconi, Veltroni e compagni) hanno pensato bene ad oscurare le altre voci in nome e per conto dell'Italia che conta: quella dei poteri forti.
sabato 23 febbraio 2008
VERSO LE ELEZIONI
Ormai è chiaro Silvio e Walter si preparano a governare insieme in nome e, forse, per conto degli amati Stati Uniti. L'attrazione è fatale. Il liberalismo, la forza del capitale e dell'imprenditoria per Silvio e le conventions democratiche ed il cinema per Walter. Dopo aver tanto gridato uno contro l'altro finalmente pronti all'abbraccio, in nome e per conto di un sogno comune, il sogno americano.
In realtà si tratta dell'ultima spiaggia riempita con tanti naufraghi provenienti da navi diverse ( tanti EX comunisti – democristiani di destra e sinistra gesuiti e comunione e liberazione ecc..– liberali – socialisti – fascisti – leghisti – e dispersi vari…) tutti pronti a riconoscersi sulla stessa spiaggia chiamata centro o governo del Paese a seconda dei casi: in realtà il suo nome è potere. Un potere fine a se stesso senza respiro ideale, senza un disegno preciso sul futuro, svincolato dai valori dell’Europa in nome e per conto di un efficientismo che mette in secondo piano i valori della democrazia, del socialismo europeo e dell’ambientalismo coniugando l’aziendalisno di Berlusconi con il pragmatismo di Veltroni .
Ogni giorno che passa il disegno è sempre più chiaro ed inequivocabile: corsa elettorale conquista del potere per governare il paese con il consenso dei poteri forti e quindi occupazione deflagrante e quasi totalitaria del centro. Per farne che cosa? A favore di chi? Dei più deboli (nel pragmatismo e nell’aziendalismo il concetto di solidarietà sociale passa in secondo piano) o dei più forti? O meglio si continuerà a promettere ai deboli (più pensioni salari occupazione meno precariato largo ai giovani…) continuando sottobanco a foraggiare i poteri forti ( i Finanzieri delle scalate amiche, le Banche, le Assicurazioni, l’Imprenditoria del salotto buono, ecc…)D'altra parte è questo il patto che sta ghigliottinando l'Italia sotto l'orda degli interessi di un potere politico-economico fine a se stesso. Solo così i poteri forti coadiuvati dai maggiori media (finalmente Corriere della sera e La Repubblica insieme) assicureranno il loro appoggio alla grande coalizione. Tutto il resto e solo fumo anticipatore di disastri…buono oggi per gli estimatori della grande America come lo fu ieri e l'altro ieri per la grande Russia e per la grande Germania (molti di questi nuovi modernizzatori sono gli stessi) evidentemente vendendo fumo devono fare molta attenzione a dove tira il vento…
In realtà si tratta dell'ultima spiaggia riempita con tanti naufraghi provenienti da navi diverse ( tanti EX comunisti – democristiani di destra e sinistra gesuiti e comunione e liberazione ecc..– liberali – socialisti – fascisti – leghisti – e dispersi vari…) tutti pronti a riconoscersi sulla stessa spiaggia chiamata centro o governo del Paese a seconda dei casi: in realtà il suo nome è potere. Un potere fine a se stesso senza respiro ideale, senza un disegno preciso sul futuro, svincolato dai valori dell’Europa in nome e per conto di un efficientismo che mette in secondo piano i valori della democrazia, del socialismo europeo e dell’ambientalismo coniugando l’aziendalisno di Berlusconi con il pragmatismo di Veltroni .
Ogni giorno che passa il disegno è sempre più chiaro ed inequivocabile: corsa elettorale conquista del potere per governare il paese con il consenso dei poteri forti e quindi occupazione deflagrante e quasi totalitaria del centro. Per farne che cosa? A favore di chi? Dei più deboli (nel pragmatismo e nell’aziendalismo il concetto di solidarietà sociale passa in secondo piano) o dei più forti? O meglio si continuerà a promettere ai deboli (più pensioni salari occupazione meno precariato largo ai giovani…) continuando sottobanco a foraggiare i poteri forti ( i Finanzieri delle scalate amiche, le Banche, le Assicurazioni, l’Imprenditoria del salotto buono, ecc…)D'altra parte è questo il patto che sta ghigliottinando l'Italia sotto l'orda degli interessi di un potere politico-economico fine a se stesso. Solo così i poteri forti coadiuvati dai maggiori media (finalmente Corriere della sera e La Repubblica insieme) assicureranno il loro appoggio alla grande coalizione. Tutto il resto e solo fumo anticipatore di disastri…buono oggi per gli estimatori della grande America come lo fu ieri e l'altro ieri per la grande Russia e per la grande Germania (molti di questi nuovi modernizzatori sono gli stessi) evidentemente vendendo fumo devono fare molta attenzione a dove tira il vento…
Iscriviti a:
Post (Atom)