martedì 1 gennaio 2008

DAL SESSANTOTTO AL 2008

A QUARANTANNI DAL '68...

Dopo la voglia di cambiamento, gli errori ed alcune conseguenze drammatiche del ’68 che, non dimentichiamo, ha partorito anche il terrorismo, è arrivato l’89.
Con la caduta del muro di Berlino abbiamo assistito ad un rovesciamento di numeri e di valori che ha trascinato con se cose buone e cattive del ’68 ma, soprattutto, un’imbarazzante silenzio culturale e generazionale.
BUON ANNO !

Al suo rovesciamento, nell’89, con la caduta del muro di Berlino, caduta la paura del comunismo, anziché riconoscere la validità della versione democratica del socialismo, nel nostro belpaese si è preferito liquidarlo per via giudiziaria (niente di nuovo sotto il sole… della storia) disperdendo un patrimonio storico, sociale, politico ed umano (gli elettori e militanti socialisti) di inestimabile valore.
Questa è l’anomalia italiana che stiamo pagando da anni.
Diversi dal resto d’Europa.
Futuro fanalino di coda dell’Europa.
BUON ANNO!

Quel che più spaventa non è che i sogni del ’68 non si siano realizzati ( considerate le aspettative di alcuni è stata una fortuna) ma piuttosto osservare che dopo il ’68 e, peggio ancora, con il rovesciarsi del 68 nell’89, nel nostro paese non è seguito alcun dibattito politico (come in Francia ed in altri paesi europei) ma una “ miserevole crisi da vedovanza” che ha decretato una caduta degli ideali in quanto monopolio di una cultura cattolica (confusa con la politica) e marxista.
E’ per questo vuoto di aspirazioni ideali, in questo mix di fallimenti politici e di nichilismo culturale, che molti dei nostri giovani non sognano più…oppure sognano solo delle cose.

BUON ANNO!

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